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23 settembre 2024

HDPE e LDPE: quali sono le principali differenze?

Tutto quello che c’è da sapere sul polietilene nelle sue diverse versioni

Il polietilene è una resina termoplastica, il più semplice dei polimeri sintetici e quello più comunemente utilizzato tra le materie plastiche. Le sue caratteristiche strutturali lo rendono un materiale particolarmente versatile, in grado di coniugare flessibilità, resistenza, sicurezza. Queste proprietà l’hanno reso nel tempo il materiale ideale per realizzare tantissimi oggetti presenti nella nostra vita quotidiana, oltre, naturalmente, per varie soluzioni di packaging e imballaggio.

Il polietilene viene generalmente preferito proprio per la sua leggerezza e flessibilità che lo rendono più facile da lavorare e che garantiscono risultati migliori al cliente finale. Inoltre è atossico, insapore e inodore: perfetto perciò per il contatto alimentare, adatto a contenere cibi e sostanze liquide.


Il simbolo che rappresenta il polietilene è PE. Più facilmente viene però indicato con le sigle HDPE e LDPE. Che cosa significano? Scopriamolo insieme.

Polietilene ad alta e bassa densità: differenze di impiego

Le sigle HDPE e LDPE indicano la molecola che compone quel particolare tipo di polietilene, così da comprenderne meglio le proprietà e caratteristiche: la loro differenza è data infatti proprio dalla struttura molecolare. Parliamo quindi di Polietilene ad alta densità (HDPE) e Polietilene a bassa densità (LDPE). Esiste poi anche il polietilene espanso.


L'HDPE è un polimero che rispetto al grado a bassa densità presenta una trazione più elevata, una maggiore temperatura di fusione ed una maggiore resistenza chimica.


Ciò che tutti i tipi di polietilene condividono, ed è una caratteristica sempre più fondamentale per qualsiasi azienda o consumatore, è la sua elevata riciclabilità. Il PE è infatti riciclabile in tutte le sue versioni, se utilizzato come monomateriale,  caratteristica che lo rende un prodotto (seppur derivato del petrolio), ideale per i processi di economia circolare. Se ben utilizzato, conferito e riciclato, il PE può aiutare a risparmiare risorse e favorire un approccio più attento all’ambiente.

HDPE, Polietilene ad alta densità: struttura e caratteristiche

Il polietilene ad alta densità (HDPE - High-Density Polyethylene) è un polimero termoplastico ricavato dal petrolio. Ha una struttura molto semplice e presenta scarse ramificazioni: è formato da una lunga catena di atomi di carbonio, con due atomi di idrogeno collegati a ciascun atomo di carbonio.


Questa peculiarità consente di avere una maggiore resistenza alla trazione rispetto alle altre varietà di polietilene meno dense.
Si presenta più duro e visivamente più opaco e può sopportare temperature più elevate (120°C per brevi periodi, 110°C continuamente). In più, è resistente alle radiazioni UV e può perciò essere utilizzato per applicazioni esterne.

Le tante applicazioni dell’HDPE

Proprio grazie alle sue caratteristiche, il polietilene ad alta densità viene utilizzato in una vasta gamma di  applicazioni che richiedono elevate resistenza, qualità e performance. Ad esempio, il settore alimentare. È infatti la più comune fra le materie plastiche usate per il confezionamento di alimenti.


La sua elevata resistenza alla trazione e alla temperatura lo rende perfetto per il contatto con gli alimenti fin dal confezionamento negli stabilimenti di produzione: come tutti i PE è atossico, insapore e inodore, e può perciò contenere alimenti evitando qualsiasi tipo di contaminazione. Si presta particolarmente a contenere i liquidi, grazie alle sue eccezionali proprietà di “effetto barriera” all’acqua e all’umidità. Ecco perché, tra le sue principali applicazioni, possiamo citare la produzione di imballaggi, packaging e contenitori di vario genere, come bottiglie d’acqua e latte, flaconi, taniche e, soprattutto, è il materiale preferito per shopper, borse in plastica e sacchetti per la spazzatura.


Essendo anche molto resistente agli agenti chimici, viene utilizzato anche nel settore chimico, farmaceutico e in altri settori dove la resistenza e l’impermeabilità sono cruciali. Come poi dicevamo per il PE in generale, l’HDPE è riciclabile al 100%, caratteristica che lo rende particolarmente adatto all’industria di oggi.

Che cos’è l’LDPE, Polietilene a bassa densità

LDPE, Low-Density Polyethylene, è la sigla che identifica il Polietilene a bassa densità. È stato il primo tipo di polietilene a essere sintetizzato, nel 1933, per mezzo di un processo ad alta pressione con polimerizzazione radicalica, metodologia di produzione che viene utilizzata ancora oggi. 

 

Anche LDPE è formato da una catena di atomi di carbonio con due atomi di idrogeno per ogni atomo di carbonio. Tuttavia, qui la struttura non è lineare, dal momento che sono presenti diverse ramificazioni che ne abbassano il coefficiente di densità. Questo è il motivo per cui presenta una resistenza alla trazione (e alla temperatura) inferiore rispetto ad HDPE, ma tuttavia più che sufficiente per le richieste di moltissimi campi di applicazione. 

Tra le sue principali peculiarità:

  • viene prodotto in varietà sia traslucide che opache;
  • è abbastanza flessibile e resistente; 
  • presenta un'ottima impermeabilità all'acqua; 
  • può sopportare temperature di 80°C continuamente e di 95°C per un breve periodo;
  • non reagisce a temperatura ambiente, tranne che con forti agenti ossidanti o solventi.

Per queste sue ottime caratteristiche e per una maggiore semplicità di processo (e costi più contenuti), il polietilene a bassa densità continua ad essere uno dei più utilizzati sul mercato, e viene comunemente riciclato.

Viene impiegato in diversi ambiti e, anche qui, tra i principali troviamo quello alimentare. In LDPE vengono realizzate varie tipologie di contenitori e imballaggi, come vaschette, recipienti, “tupperware” (contenitori per il cibo), bottiglie, e molto altro, inclusi pellicole sottili o film.

Imballaggi in polietilene di Plastisac: soluzioni di alta qualità per diverse applicazioni

Da sempre all’avanguardia nel campo dello sviluppo e produzione di packaging in polietilene di alta qualità, Plastisac si impegna nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni performanti e versatili per tutte le necessità dei propri clienti.

All'interno del processo produttivo di Plastisac, vengono infatti utilizzate essenzialmente le due principali tipologie di Polietilene che abbiamo visto:

  • HDPE
  • LDPE

Questa varietà di utilizzo della materia prima permette di produrre imballaggi in polietilene di altissima qualità per diversi settori industriali e commerciali. 

Trova ad esempio ampio spazio il settore Food (alimentare), per cui sono state conseguite le certificazioni necessarie per produrre articoli idonei al contatto per gli alimenti.

Grazie all’uso di LDPE e HDPE Plastisac è in grado di realizzare una vasta gamma di soluzioni, dai film in bobina ai fogli, dalle buste ai sacchetti ai sacchi per trasporto e molto altro ancora. Tutti prodotti resistenti, sicuri e ampiamente personalizzabili secondo le specifiche esigenze di ogni cliente.


Per avere maggiori informazioni
sugli imballaggi realizzati con polietilene HDPE o LDPE, o su altri prodotti o servizi proposti da Plastisac, non esitare a contattarci!

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